mercoledì 1 maggio 2013

Leonardo da Vinci e il sale che porta sfortuna



Tutti noi abbiamo sentito, almeno qualche volta, la frase: «Attento a non rovesciare il sale! Porta sfortuna!». L'avete sentita bambini? Ebbene, questa espressione deriva principalmente dal fatto che, in tempi antichi, il sale era molto costoso e comprarlo significava pagarlo molto (da qui, non a caso, deriva anche la parola “salario”, inteso come stipendio o paga). Ma la frase è legata anche a una famosa opera di un un grande pittore, conosciuto in tutto il mondo. Parliamo dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci! Un pittore nato in Toscana, un genio dell'arte e non solo, capace di fare molte cose: dipingeva, disegnava, faceva progetti addirittura per i primi aeroplani della storia (non dobbiamo dimenticare che siamo alla fine del 1400!). La sua fama fu tanto grande da essere chiamato anche da Ludovico il Moro, grande signore di Milano! Qui, nel refettorio (la sala dove mangiavano i religiosi), accanto alla splendida chiesa di Santa Maria delle Grazie, dipinse un’opera incredibile: l’Ultima Cena.
E quale riferimento ha con il sale... ??!! Leonardo rappresenta un momento molto particolare, una storia che ci racconta il Vangelo, quella in cui Gesù, seduto con tutti i suoi Apostoli, dice: «Uno di voi mi tradirà». Ed ecco lo scompiglio generale, tutti si guardano, si fanno domande. Gli Apostoli agitati si chiedono chi mai di loro potrebbe tradire Gesù. In realtà nel tumulto generale, Giuda, proprio l’apostolo che tradirà Gesù, con un gesto della mano, colto pure lui dallo stupore e quasi dalla paura di essere stato scoperto, rovescia la saliera posizionata davanti a lui.
Con questo particolare episodio dipinto da Leonardo, il detto che “rovesciare il sale porti sfortuna” è rimasto per secoli e secoli uno dei modi di dire più diffusi, poiché si associava il gesto a un personaggio cattivo come Giuda.
Ovviamente è solo un modo di dire e, anche se per sbaglio, dovessimo rovesciare il sale non succederebbe nulla di grave!
Maddalena Baldini
Febbraio 2011

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