Il padre è molto rigido e spinge il figlio a trovare presto un lavoro. A 17 anni Mondriaan è un maestro di disegno, ma la sua passione è tanta che decide di studiare ancora per diventare professore. Sono anni molto duri e per vivere dà lezioni di disegno a ricche signore, disegna batteri per i libri di medicina e riproduce copie di quadri famosi.
Nel 1911 si trasferisce a Parigi e qui comincia per lui una nuova vita e un nuovo modo di fare arte; il primo segnale è il cambio di nome, Piet Mondrian!
A causa di una malattia del padre, e dell'ormai imminente scoppio della prima guerra mondiale, è costretto a ritornare in patria, dove continua però il suo lavoro di semplificazione delle immagini iniziato in Francia. Simbolo della sua ricerca era l'albero che rappresentava il legame tra reale (la terra) e spirituale (lo spazio verso cui tende i rami).
Ritorna in Francia alla fine della guerra; durante il 1920 Mondrian comincia ad utilizzare rigorosamente griglie di righe nere che contornano figure geometriche di colore puro.
Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, Mondrian lascia Parigi e nel 1940 si trasferisce a New York. Lì vive gli anni più felici e sereni della sua vita, sostituisce la riga nera con fasce composte da piccoli rettangoli di colore blu, rosso e giallo.
Il primo febbraio 1944, a 72 anni, muore di polmonite. Sul cavalletto del suo studio rimane incompiuta l'ultima opera "Victory Boogie Woogie".
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